lunes, 20 de febrero de 2012

Nuovi cambiamenti e nuova coinquilina

Come sempre i miei post arrivano in ritardo, ma purtroppo ho veramente poco tempo per scrivere e non riesco a trovare quei pochi minuti necessari per me stesso, per pensare e mettere giù due righe su quello che mi passa nella testa. E forse è anche un bene visto che il più delle volte i miei pensieri non sono poi cosí profondi da essere letti o presi come esempio per migliorare la propria esistenza.

Dall'ultimo post (ed è passato veramente tanto tempo) ci sono stati dei cambiamenti nella mia vita, cose semplici ma che vorrei condividere.
Per prima cosa ho cambiato casa. Ora vivo in una zona più centrica, e mi è andata di lusso visto che pago quanto il buco di stanza che avevo prima ma sono più centrale e la camera è grande il doppio (quindi ho molto pipu spazio per le mie cianfrusaglie).
Ma anche in questo caso, come la prima volta che cercavo casa a Barcellona,ho sudato le famose e puzzolenti 7 camicie per trovare una sistemazione decente. Proprio non capisco come le case in affitto a Barcellona siano cosí butte (o cosí costose, dannazione). Purtroppo devo informarvi che non sono ancora riuscito a trovare una casa nel Born, il mio quartiere preferito.

Ho cambiato palestra, ora vado in una nuova che hanno aperto da poco, lussuosissima e molto frequentata da persone dell'ambiente. Sí, ok, detta così sembro uno che sa la tira, in realtà la scelta è dovuta a due fattori:
- la vicinanza a casa
- è della stessa catena della mia vecchia palestra per cui non mi hanno cambiato la tariffa.

Purtroppo non ho cambiato lavoro, ma secondo Paolo Fox dovrebbe succedere a momenti, ma almeno abbiamo cambiato ufficio. Era ora!!! Eh già, perchè prima eravamo in una zona bruttissima su per i colli barcellonesi in una specie di binker con una sola finestra e delle vetrate che davano su un cortile interno che a me dava più l'idea di una discarica.
Ora siamo in un vero ufficio, con tanto di moquette azzurra anni '70 e delle vetrate che danno sulla vita (già perchè prima eravamo in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini e secondo me aveva più compagnia Serrgio Muñoz sull'ultima spiaggia dell'Isola dei Famosi 2).
Adesso finalmente mi sento un vero lavoratore... eheh (anche se in questo momento sto cazzeggiando scrivendo questo post al lavoro).

L'ultimo cambiamento più grande è stato l'ingresso in casa di una bellissima coinquilina. Finalmente il mio desiderio si è avverato! Infatti fin da piccolo ho sempre sognato di avere UN CANE!!! E finalmente ce l'ho.
Lei si chiama Tula (anche se io l'avrei chiamata Siobhan come la tipa di Runge, una delle mie serie preferite), è stata adottata ed ora ha più o meno 6 mesi.
È tenerissima e molto coccolona. È un Bollero de Berna, ma visto che vivie a Barcellona ed è femmina è una Bollera Catalana (e questo gioco di parole purtroppo lo possono capire solo i parlanti spagnoli ehehe).
La cosa bella è che il cane è del mio coinquilino, si occupa lui di tutto (pappa, veterinario, ecc.) e a me rimane solo la parte più bella: coccolarla, portarla a spasso e comprarle un sacco di giochini (che poi li distrugge o se li mangia).

Ecco la foto della mia nuova coinquilina Tula/Siobhan.


martes, 3 de mayo de 2011

Uno sfogo personale ogni tanto fa bene no?

Uff, ma quanto è difficile accettare di aver sbagliato? Anche quando sai che la colpa è 90% tua, non riesci a resistere a fare un fifty-fifty con le altre persone...
Cmq lo so che non scrivo da moltissimo tempo, però oggi sono un po' giù e non mi va di scrivere molto, a parte un piccolo sfogo.
Oggi ho fatto una cavolata e ne devo pagare le conseguenze e questo mi mette non solo ansia, ma in dubbio anche le mie capacità... riuscirò mai a diventare qualcuno? ne ho veramente le capacità per fare una cosa del genere?

Ecco scusate lo sfogo, ma ne avevo proprio bisogno. E poi è a questo che servono i blog, no? Infinite serie di 0 e di 1 che ti permettono di liberarti delle tue ansie e magari tornare dopo qualche tempo a riprenderle in mano, magari dopo aver capito e essere cresciuti.

Ecco vorrei che fosse già quel momento futuro dove rileggi i tuoi post vecchi e puoi finalmente dire: "Ce l'ho fatta, ho imparato dai miei errori e sono migliorato".

Ora ritornerò a quello che mi riesce meglio, vedermi una puntata di qualche serie televisiva :)

martes, 8 de febrero de 2011

Qualche buon motivo per scegliere Barcellona a Milano

Ok, confesso, sono rimasto un po' troppo tempo assente da questo blog, però ho avuto veramente poco tempo..
Beh in questo mese sono successe un sacco di cose, la più importante è che ho vinto la sfida contro i miei genitori.Praticamente gli ho obbligati a venirmi a trovare e abbiamo così passato il Natale insieme e sono riuscito a farli prendere l'aereo!!! Mio padre era quello che aveva più paura dell'aereo e invece poi si è rivelato il più elettrizzato e come un bambino ha iniziato a spiegarmi come si prende un aereo e cosa si prova (no perché io a Barcellona ci sono venuto a nuoto, o con il bike sharing).

La seconda cosa importante è che mi sono iscritto al corso di catalano e dirò di più: mi piace!
Vabbè forse mi piace il corso perché è divertente e non ci sono esami da sostenere a fine corso, però intanto imparo qualcosa in più che non fa mai male.

Perché ho deciso di iscrivermi al corso di catalano (chiederete voi)? Perché ho intenzione di cambiare lavoro, ma non di cambiare città e credo che imparare il catalano aiuti sempre un po'.
Del lavoro non ne posso più, il mio capo non sa niente e non è capace di trattare le persone, fa in modo di fregare la gente, pretende che faccia un sacco di ore di straordinari senza essere pagato, ma la cosa più triste che mi ha detto è stata: "non ti puoi permettere di mettere la tua amica (o famiglia) al primo posto rispetto all'azienda"...
Scusa??? ma ti pare? no dico.. MA TI PARE?!
E poi sono stufo di lavorare nel turismo, voglio fare quello per cui ho studiato, ovvero LA PUBBLICITA'.

Voglio cambiare lavoro ma non voglio cambiare la città, si sta troppo bene a Barcellona rispetto che a Milano e per farvi capire meglio stilerò una serie di pro (dato che i contro sono veramente pochi) che vi farà venire voglia di venire a vivere qui.

  • il clima è stupendo, cioè a febbraio siamo sui 15 gradi e sabato scorso ero al porto a tapear e a farmi una bella passeggiata
  • non piove quasi mai (anche se questo porta l'inquinamento a livelli abbastanza alti)
  • il mare, una volta che  lo provi non puoi più farne senza
  • la sanità, qui funziona molto ma molto meglio di quella italiana, gli esami del sangue, urine, ecc sono gratis, le medicine costano pochissimo, ecc...
  • le lenti a contatto e le lenti degli occhiali o l'ottica in generale costa molto meno (per le mie lenti a contatto ho speso solo 50 € in tutto per 6 mesi)
  • i mezzi di comunicazione, sono favolosi, vanno tutta notte (anche la metro il sabato va tutta notte), Barcellona è comunicata benissimo anche se i biglietti sono un po' cari
Ok, l'unico inconveniente è che sono lontano da casa e dagli amici :(

domingo, 12 de diciembre de 2010

La Venezia della Spagna

C'è a chi piacciono i bambini biondi...
foto del bambino biondo con gli occhi az rəsmi

C'è a chi piacciono i bambini mori...



A me piacciono i bambini... ZITTI!!!


Anzi meglio non vederli neanche i bambini, non li sopporto. Sono rumorosi, si lamentano sempre, e puzzano, non tutti ma quasi... e sapete cosa mi è successo questo weekend? Me ne sono ritrovato uno in casa! E per ben 2 giorni di fila!!!
Non ne potevo più!
Sto bambino è il nipote del mio coinquilino, che chiameremo J., e non solo per due giorni ho dovuto sopportare le grida e i pianti di sto nano saltellante, bensì si sono accampati in casa, nonna mamma e migliore amica di J. Ho vissuto due giorni in una comune.

Che poi sto bambino aveva anche la febbre e il dottore gli aveva consigliato di fare l'aerosol. Il problema è che nessuno aveva la macchina per fare l'aerosol e la nonna ha avuto la brillante idea di far bollire una pentola d'acqua con delle foglie di eucalipto (che a me sembravano foglie di alloro geneticamente modificate).
Ecco la ricetta per questa stregoneria, trovata scritta su una pergamena maledetta:


- 1 pentolone di acciaio pieno d'acqua
- figlie di eucalipto modificate geneticamente
- qualcosa di liquoroso di colore marrone
- fuoco a volontà (chiamare Sailor Mars per farsi aiutare)


Una volta che la vecchia megera ha finito di preparare la malefica pozione, l'ha messa sul fuoco a bollire, e a bollire e a bollire e far in modo che gli effluvi venefici vagassero per tutta la casa (uh che parole complicate che ho usato, non so neanche il loro significato).
Così facendo ha completamente allagato la cucina d'acqua perchè il vapore di tutta quella pentola si era condensato e se volevo cucinare qualcosa dovevi farlo con stivali ed ombrello.


miércoles, 1 de diciembre de 2010

New Life in Barcelona

Ehm... mi sono assentato un pochino... è vero, è da più di un mese che non scrivo, però ho avuto un sacco di cose da fare e non riuscivo a trovare neanche quei 5 minuti per lasciare un piccolo post :(
Ormai è un mese che vivo a Barcellona e sapete? mi piace come città, è stupenda, clima mite (anche se in questo periodo c'è un ondata di freddo barbino), gente simpatica (anche se alcuni sono un po' cabrones), architettura particolare, un sacco di cose da fare e da vedere.

La cosa più difficile però è stata trovare casa. Non pensavo che in una città così grande, fosse così difficile trovare una stanza abbastanza economica, in una zona comoda per il lavoro e per uscire, ecc ecc...
e invece, è proprio stata dura! Ho sudato 7 camicie (peccato però solo nel senso figurativo perchè questa ricerca estenuante di un nido dove passare le fredde notti d'inverno non mi ha fatto andare giù neanche di un grammo).


Ecco la lista delle stanze/case che ho visitato, in totale sono 8, quale di queste 8 avrà scelto il sottoscritto?





Appartamento numero 1:
Sceso dalla metro ho avuto un dejà-vu: mi sembrava di essere in viale Padova  a Milano o appena sceso alla fermata di Maciachini, e per chi ha vissuto nella città della moda ha già capito tutto e potrebbe non andare avanti a leggere.
La calle ha il nome di Avenida Paralel è una strada importante, ma il quartiere è stato definito dai miei colleghi "multietnico" o ancora meglio "multiculturale", io lo definirei come "una buona zona per andare a mangiare degli ottimi kebab". L'appartamento era brutto, il tipo mi stava sul c***o, la stanza piccola, della cucina non parliamo. Unica nota positiva... l'ascensore, bello, ampio e tecnologico.

Appartamento numero 2:
In una via sperduta, dimenticata da Dio e dagli uomini, si trova la seconda casa. L'appartamento è al 5° piano senza ascensore con delle scale strettissime stile torri della Sagrada Familia. Entro, il tipo che mi accoglie si definisce VISUAL (e con una sola parola ho descritto il padrone di casa). Era tutto contento di vedermi, e mi faceva anche delle strane avance.. La camera era un loculo: letto a una piazza e attaccati c'erano la scrivania e l'armadio; il bagno minuscolo come la cucina e il salone. Le pareti di quest'ultimo erano pitturate di VIOLA, non voglio sapere i lavori di sto visual come sono... Il fatto è che quando sono entrato in casa mi è venuta addosso una sensazione di tristezza e di compassione per il tipo che viveva lì che non vedevo l'ora di andarmene (anche se lui continuava a tenermi lì con qualsiasi pretesto). C'era poi un gattino, odioso come solo i gattini sanno essere, che volevo usare come scusa per andarmene: "Mi spiace devo scappare che sono allergico al pelo, sai com'è..." (stile Banchieri e la sua duodenite).

Appartamento numero 3:
Si trova al primo piano, ma dato che qua c'è l'usanza di metterci l'entresuelo dopo la porta d'ingresso, il primo piano diventa un secondo, il secondo un terzo, e così via.
Il salone è all'ultima moda Ikea, la cucina invece è all'ultima moda '15-'18, così come il bagno. Il tipo almeno è simpaticissimo, l'altro manco mi ha parlato (hanno 41 e 34 anni rispettivamente). La camera è piccola, anche se mi ha detto che se voglio si mette lui lì e io mi prendo quella più grande... ma che tenero (ho paura però fare sto cambio, perchè credo che sotto sotto si nasconda una richiesta di favori particolari).

Appartamenti numero 4:
Scomodissimo con le linee della metro che servono a me (o cammino 15 minuti fino alla Sagrada Familia o mi cambio 3 metro). I padroni di casa: marito e moglie, non so se di nazionalità russa, ucraina o ex Jugoslavia....fatto sta che o sono mafiosi e affittano le camere ai clandestini che scappano dai paesi dell'Europa dell'est, o hanno una grande mente imprenditoriale tale da creare un business affittando le camere ai clandestini che scappavano dai paesi dell'Europa dell'est, appunto.
Ok che io mangio le patate con la buccia come ai tempi di guerra e che devo dire trovo assai gustose, ma fortunatamente non ho vissuto i terrori di nessuna presa della Bastiglia e sono abituato a case "più agiate".

Appartamento numero 5:
Zona super lusso, a 2 fermate di metro dal mio lavoro, ovviamente la sfiga ha voluto che il mio palazzo fosse uno dei più brutti e che fosse al 4° piano senza ascensore (e per la regola dell'appa nº 3 il quarto piano è in realtà un quinto. Il tipo è stranissimo, però simpatico. La casa sembra quella di mia nonna, però la stanza è carina, ha anche TV e DVD in camera. Il salotto piccolissimo, la cucina piccola però si può mangiare lì, al suo interno però troviamo una porticina che se la apri ti trovi... il cesso, o più francesemente definito come il water. Ma si può? E poi se si apre la porticina che c'è nel salotto c'è la doccia, quindi se voglio fare la cacca devo andare verso la cucina, quando invece voglio farmi la doccia devo passare per il salotto....
Non voglio sapere minimamente chi sia l'architetto.

Appartamento numero 6:
Il peggiore. Abitato da un cubano e da una tipa che definirei bizzarra, vestita da strega, credo, e non perché era Halloween ma solo perché indossava la classica "divisa" da casa, ma credo che quando esca si vesta più o meno allo stesso modo. Il salotto minuscolo, la stanza: un buco, la cucina oscena e indescrivibile, non solo in disordine, ma anche sporca e puzzolenmte, il bagno non me lo ricordo nemmeno e un motivo ci deve essere. Loro, i due coinquilini, tutti contenti di vedermi, mi hanno detto che sarei stato il nuovo acquisto e che sarei diventato il loro amico, perchè loro cercano non solo un coinquilino ma anche un amico... non penso proprio, direi.
NEXT!
Ma la cosa che mi ha fatto girare le così dette palline da ping pong era il fatto che io li chiamai perchè le foto messe nell'annuncio erano di una casa bellissima, peccato che la casa non era quella rappresentata dalle foto, ma si può?

Appartamento numero 7:
Ho scelto di andare a vedere quest'appartamento solo per 2 motivi:
- le foto non erano male
- e c'era un labrador nero bellissimo:)


Lla stanza peró era uno sgabuzzino, la casa piccolina (e non so come facesse a starci dentro un labrador di 2 anni), il tipo ha iniziato a starmi sul cazzo quando ha iniziato a dirmi che non si possono portare a casa amici o sconosciuti vari che diventano conosciuti dopo una sera in discoteca....
Comunque diciamoci la verità, il problema non era tanto portarli a casa, quanto a trovare una risposta a un'affannosa domanda: dove li metto?

Appartamento numero 8:
Vicino alla Sagrada Familia, 350€ per 2 buchi: stanza e bagno privato. Concorrenti della casa:
- una signora di 36 anni, mezza gitana mezza latina
- un gay che non so neanche come sia fatto dato che non c'era
- una coppia (marito e moglie??) di francesi a cui hanno, credo, appena messo in regola con le varie carte.
Entro e mi trovo circondato di specchi con lampadari tipo buduoire francese, un odore di mangiare pazzesco, un salotto trash che sembrava lo studio di Pomeriggio 5 della Barbara D'Urso...
Almeno il palazzo da fuori era carino.


E dopo queste brevi descrizioni, in quale appartamento il nostro eroe avrà scelto di stare?

viernes, 15 de octubre de 2010

El último día

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro, vorrei poter parlare al passato, ma purtroppo sono ancora qua in ufficio (stakanovista fino all'ultimo). Sono qua solo per i soldi che mi devono ancora dare... non li voglio mica perdere.. ah no eh.
In realtà in questo momento dovrei essere in posta per inviare un pacco, in centro per prendere un regalo a mia mamma, al mercadona per prendere da bere per festeggiare stasera, ah e devo ancora organizzare qualcosa per stasera....

Oggi si chiude una piccola "era" della mia esperienza professionale e di vita... Domani infatti torneró in Italia, ma ci staró solo una settimana, dopo di che torneró in Spagna con destino Barcellona, eh sí alla fine ho accettato, ho detto di sí al mio aguzzino, probabilmente ho qualche attrazione verso il male psicologco, una sorta di sadomasochismo, quello che hanno un po' tutti e che ci porta a farci del male e ad essere contenti di ció.

Comunque dopo questi 6 mesi a Valencia mi sento una persona diversa, più matura, ahah... fa sempre ridere sta frase, però è vero, questa esperienza mi ha fatto crescere, mi ha fatto conoscere persone speciali come il mio coinquilino Andrés, che non solo mi ha aperto al mondo della palestra vera (ahah, altra battuta), ma mi ha fatto da cicerone della cultura spagnola. Ora ho meno pregiudizi verso tutto e tutti e non considero sbagliato ció che è diverso da me o da quello che penso, ma solo diverso, un altro modo di vedere e fare le cose.
È un'esperienza che consiglio a tutti di fare prima o poi, ti arrichisce in tutti i sensi (tranne nel senso pratico del termine, ovvero i soldi, almeno che non riusciate ad ottenere un mega lavoro da manager di multinazionale e medico a tempo perso). Quindi... comprate un biglietto, e via che si parte!!!

Ma ricordate... non dimenticate a casa lo spazzolino da denti!

                

viernes, 8 de octubre de 2010

I "perdenti" di Glee


I perdenti di Glee non sono poi cosí perdenti...
Da qualche settimana è infatti ricominciata la seconda stagione della serie ed è partita già con alti indici di ascolti, ma soprattutto i record si sono visti nelle vendite dei singoli che sono diventate persino le canzoni più scaricate del momento, battendo... (momento di suspance, come in tutti i reality) persino i Beatles!!!
Eh già, sti vecchiacchi sono stati sconfitti da sti ragazzini per 75 singoli in classifica contro i 71 della band inglese.
E ne vado fiero, eheh, anche perché è una delle mie serie preferite che suego sempre e sì, io sono uno di quelli che si ascolta continuamente il loro cd, preferendo molte volte i loro arrangiamenti agli originali.
Comunque per saperne meglio su questa notizia, ascoltatevi sta canzone e poi leggete più sotto eheh...




Sono bastate solo 3 puntate della nuova stagione di Glee,  a seconda in onda negli States ora, per far vivere un passo storico ai ragazzi del musical seriale: spodestare nientepopòdimeno che i Beatlesda uno dei record più longevi della loro carriera, la classifica americana dei top 100 singoli cantati da una band.
I killer seriali della canzone pop in tv, i liceali di Glee, hanno fatto entrare in classifica 75 singoli contro i 71 dei Fab Four, attirando l’attenzione anche di un Paul McCartney che ha chiesto di recitare in un cameo nella serie. Le vendite di Glee sono davvero da record: 2,8 milioni di album e 11,5 milioni di download. Ma come ci sono riusciti?
CANZONI
Hanno scelto canzoni pop nelle orecchie di tutti e le hanno trasformate con arrangiamenti originali in qualcosa di nuovo: quante altre volte il pop è diventato un’opera così compatta?
TALENTO
Gli attori cantanti di Glee sono bravissimi. Hanno talento, tanto che se non fossero arrivati a questi riconoscimenti (in termini musicali) sarebbe stata un’ingiustizia.
CELEBRITIES 
Hanno goduto dei camei di star come Britney Spears e intorno a pesonaggi come Madonna e Lady Gaga hanno saputo costruito delle puntate speciali monotematiche da antologia della musica.
COREOGRAFIE 
Le canzoni sono diventate uno show estremamente coinvolgente. Riascoltare un brano di Glee ti fa ballare esattamente come hai visto fare a loro sullo schermo, perlomeno con il pensiero.
RIVINCITA
Hanno inventato un immaginario che prosegue fuori dallo schermo. L’intrattenimento della canzoncina pop di Glee, canticchiata nell’iPod in giro per la strada, fa ancora sognare. Perché riporta ai protagonisti del serial, quei liceali che da perdenti vivono il loro momento di gloria grazie a quelle note. E non ci resta altro da fare che, da perdenti, sognare come loro i 5 minuti di gloria di una canzoncina pop